Storia | Sagra della Costina
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Alle griglie da oltre mezzo secolo!

Alla fine degli anni ’50 due lamonesi DOC, Emilio Ricci e Luigi Franchini, decidono di ripristinare la  risottata di carnevale. La maestra Dionisia Mazza e il maestro Roberto Corti si aggregano con entusiamo, con loro pure Carmen Ricci ed Elvezia Franchini. La neo società viene inizalmente denominata  “Comitato Carnevale Pro Scuole” in quanto, oltre ad offrire un simpatico momento di svago agli abitanti  del paese, si desidera raccimolare qualche soldino da destinare alla scuola (nel corso di alcuni anni si riuscirà a donare una cinepresa, schermo e proiettore, la ciclostile, enciclopedie, libri, un banco da falegname con attrezzi, scarpette e tutine da ginnastica per ogni allievo).

Nel 1967 il tempo gioca un brutto scherzo e la manifestazione viene rinviata di qualche mese. Visto il  periodo più caldo la risottata non risulta più adatta e si decide quindi di provare con una bella grigliata di costine. Il successo per la nuova proposta é immediato e viene quindi deciso di proporre annualmente, oltre alla risottata di carnevale, pure la costinata, che a quei tempi era l’unica del cantone!!

Si decide inoltre di cambiare il nome della società in: “Sagra della Costina Lamone – Società benefico-ricreativa”.

Negli anni a venire l’entusiasmo va in crescendo e grazie all’aiuto di parecchi volontari, ci si organizza per una mazza casaligna “na la cà vegia dal Gin”. Da una proposta di Roberto Corti si procede pure alla costruzione dei primi tavoli e si trasforma il garage in atelier. Tutti i decantati “fai da te” hanno sicuramente avuto avvio in quegli anni! Maestro, postino, ferroviere, muratore, impiegato… tutti trasformati in artigiani.

Nel 1979 c’é un cambio della guardia alla testa del comitato: Emilio Ricci cede la presidenza ad Antonio Crivelli. Grazie alla disponibilità degli abitanti del vecchio nucleo nel 1980 la nostra festa, fino ad ora svolta negli spazi ai bordi del villaggio, si sposta all’interno del nucleo. Piazzette, corti e vecchi edifici rendono la festa ancor più suggestiva.
Dal 1984 al 1994 la presidenza passa a Tiziano Klein, che contribuirà notevolmente allo sviluppo di nuove idee e nuove iniziative. Con la collaborazione dei proprietari delle corti e delle abitazioni del nucleo, alla festa si aggiungono pure nuove proposte… il “Talent Show”, “Miss Calzette”, la rassegna delle torte di pane, il croccante dell’Ada, la colazione in piazza, “ul portic dal nostran”, il gratta e vinci, le crêpes e la classica tombola della domenica pomeriggio.
Nel 1987 viene ripresa anche la festa del “Calendimaggio”, grazie allo spunto di alcuni lamonesi che già la festeggiavano nel 1950. Sul piazzale delle ex-scuole, con la collaborazione di tanti, viene piantato il “Maggio” (rubato, come da tradizione, dal Neni, Sciopa, Ghega e Renzo da la Dina).
Dal 1995 al 2004 la testa del comitato passa ad Ilario Ballerini che con impegno e dedizione si assicura un gruppo efficentissimo e rinnova le attrezzature per garantire l’ottimo svolgimento delle manifestazioni.
Dal 2005 la presidenza passa tra le mani di Brenno Brugnoli, capace di mantenere alto il livello della festa e di coinvolgere diversi giovani e ringiovanire così il comitato della nostra società. Con lui nasce anche la più recente delle nostre postazioni, quella ormai sopranominata “Il Praticello” che nel corso degl’ultimi anni è diventato sempre più un appuntamento fisso per giovani e “nottambuli”. Brenno lascia la presidenza nel 2015 ma resta in comitato per dar manforte al neo presidente.
Dallo scorso novembre 2015 il testimone è stato ceduto a Yvan Agosta, che dopo diversi anni di collaborazione ha deciso d’accettare questa nuova sfida che, con fiducia ed orgoglio, si adopererà nel traghettare la nostra speciale sagra di fine estate nel corso dei prossimi anni.

La società Sagra della Costina è nata ed è tutt’ora una società benefica. Nel corso di questi anni sono stati elargiti in beneficenza oltre 100’000 franchi. Inizialmente si aiutavano prevalentemente le società del paese; scuole, esploratori, filarmonica del Medio Vedeggio, anziani, società sportive ecc. In seguito si decise di sostenere anche altre società a livello cantonale e visto che il tutto iniziò per aiutare i bimbi delle scuole si prediligono associazioni che si occupano di aiutare bambini con handicap o malattie gravi, privilegiando società che non possono contare su contributi cantonali o federali.

attingendo ai racconti di Carmen Ricci e Tiziano Klein

Nella civiltà rurale l'estate è tempo di grande lavoro. Gli abitanti della Svizzera italiana, perlopiù contadina fino alla metà circa del XX secolo, non facevano eccezione. Il periodo estivo era il tempo della fienagione, della mietitura, dell'alpeggio. A scandire il calendario contadino c'erano le figure dei grandi santi, cui la tradizione dava il compito di aprire o concludere un periodo e segnare i cambiamenti meteorologici. Le sagre erano occasione di una breve sosta.